Cos'è la legionella e come prevenirla

La legionella è un batterio che vive naturalmente in ambienti acquatici, come laghi, fiumi e sorgenti termali. Tuttavia, in determinate condizioni ambientali, può proliferare in impianti idrici artificiali come tubature, serbatoi d'acqua, sistemi di climatizzazione e altri ambienti umidi, diventando così un pericolo per la salute umana.

L'infezione avviene tramite l'inalazione di aerosol contaminato, ossia piccole goccioline d'acqua o vapore che si disperdono nell'aria da fonti come rubinetti, docce, vasche idromassaggio e sistemi di climatizzazione. È importante notare che la legionella non si trasmette bevendo acqua contaminata, ma solo respirando le particelle di acqua infette.

Per ridurre il rischio di contaminazione e proliferazione della legionella all'interno degli alloggi è fondamentale che l’utente segua alcune semplici ma efficaci misure preventive:

  1. Mantenere un flusso costante dell'acqua: Evitare che l'acqua ristagni nelle tubature facendo scorrere regolarmente sia l'acqua calda che quella fredda.
  2. Pulizia regolare dei filtri e delle doccette: Controllare periodicamente la formazione di depositi calcarei nei filtri rompigetto e nelle doccette, rimuovendo eventuali incrostazioni.
  3. Utilizzo frequente degli impianti: Se un impianto idrico non viene utilizzato frequentemente, è consigliabile far scorrere l'acqua da tutti i punti di erogazione almeno una volta alla settimana, prestando particolare attenzione alla doccia.
  4. Manutenzione dei sistemi di climatizzazione: Effettuare regolari operazioni di pulizia e sanificazione dei filtri e delle vaschette nei sistemi di condizionamento per prevenire la crescita di batteri.

L'impegno di Acer Bologna nella prevenzione della legionella

Acer Bologna, consapevole dei rischi legati alla legionella, mette in atto rigorose misure preventive per cercare di garantire la sicurezza dei propri assegnatari. L'ente effettua analisi di laboratorio sugli impianti comuni agli alloggi di produzione di acqua calda sanitaria centralizzati, in particolare quelli di centrale termica e di ricircolo, monitorando annualmente la qualità delle acque e verificando la presenza del batterio della legionella. Queste analisi sono parte di un programma volto a minimizzare i rischi di contaminazione.

Con questa iniziativa, Acer Bologna vuole fornire ai suoi assegnatari informazioni dettagliate su come prevenire la proliferazione della legionella all’interno degli alloggi,  promuovendo comportamenti responsabili e consapevoli.

In conclusione, la prevenzione della legionella richiede attenzione e azioni preventive sia da parte degli enti gestori che dei singoli utenti. Il programma di analisi annuali introdotto da ACER e la collaborazione degli assegnatari, hanno lo scopo di ridurre questo rischio e garantire una migliore qualità della vita all'interno degli edifici gestiti.


Come innaffiare le piante quando sei in vacanza: consigli e trucchi

Andare in vacanza è sempre un piacere, ma per chi ha un giardino o delle piante in casa, può diventare una fonte di preoccupazione. Come possiamo garantire che le nostre piante ricevano l'acqua di cui hanno bisogno mentre siamo via? Ecco alcuni consigli pratici per mantenere le tue piante felici e sane anche durante la tua assenza.

1. Sistemi di Irrigazione Automatizzati

Uno dei modi più efficaci per assicurarsi che le piante vengano innaffiate regolarmente è installare un sistema di irrigazione automatizzato. Questi sistemi possono essere programmati per innaffiare le piante a intervalli regolari, garantendo che ricevano la quantità d'acqua necessaria. Puoi trovare una guida pratica su come installare e utilizzare questi sistemi in questo video su YouTube.

2. Il Metodo del Cordino

Un altro metodo semplice ed efficace è quello del cordino. Basta posizionare un'estremità di un cordino in un recipiente d'acqua e l'altra estremità nel terreno della pianta. L'acqua verrà assorbita dal cordino e trasportata lentamente al terreno, mantenendolo umido. Questo metodo è particolarmente utile per piante in vaso. Scopri come preparare e utilizzare questo sistema guardando questo video su Instagram.

3. Bottiglie d'Acqua Capovolte

Le bottiglie d'acqua capovolte sono un metodo classico per mantenere umido il terreno. Riempire una bottiglia di plastica con acqua, fare dei piccoli fori nel tappo e inserirla nel terreno a testa in giù. L'acqua verrà rilasciata lentamente, mantenendo la pianta idratata. Questo metodo è spiegato chiaramente in questo video su Instagram.

4. Spostare le Piante in Zone Ombreggiate

Se possibile, sposta le piante in una zona ombreggiata della casa o del giardino. L'ombra riduce l'evaporazione dell'acqua e le piante manterranno l'umidità più a lungo. Questo è particolarmente utile per le piante che richiedono meno luce solare diretta.

5. Chiedere aiuto a un Amico o Vicino

Se hai amici o vicini di fiducia, chiedi loro di passare ad innaffiare le piante mentre sei via. Fornisci loro istruzioni dettagliate sulla quantità e la frequenza di innaffiatura per evitare errori.

Partire per le vacanze non significa dover sacrificare la salute delle tue piante. Con un po' di pianificazione e l'utilizzo di tecniche semplici ma efficaci, puoi assicurarti che le tue piante ricevano l'acqua di cui hanno bisogno mentre ti godi il tuo meritato riposo.

 


Consigli per risparmiare acqua durante l'estate

L'acqua è una risorsa preziosa, soprattutto durante l'estate quando la domanda aumenta e la disponibilità può diminuire. Ogni goccia conta, e adottare buone pratiche quotidiane può fare una grande differenza. Ecco alcuni consigli per evitare sprechi d'acqua durante il periodo estivo:

Consumi Quotidiani da Non Trascurare
1. Rubinetti Aperti: Un rubinetto lasciato aperto può erogare fino a 13 litri al minuto. Chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti o si insaponano le mani può fare una grande differenza.
2. Scarichi dei Servizi Igienici: Circa il 40% dell'acqua potabile viene utilizzata per gli scarichi dei servizi igienici. Installare sistemi a doppio scarico può aiutare a ridurre significativamente questo consumo.
3. Doccia e Vasca da Bagno: Una doccia di 5 minuti consuma circa 60 litri d'acqua, mentre riempire una vasca ne richiede il doppio. Preferire la doccia alla vasca può quindi ridurre notevolmente l'uso d'acqua.
4. Lavatrice e Lavastoviglie: Lavare a 30° invece che a 90° riduce il consumo d'acqua della metà. Inoltre, azionare questi elettrodomestici solo a pieno carico può risparmiare dagli 8.000 agli 11.000 litri d'acqua all'anno.
5. Raccolta dell'Acqua Piovana: Installare sistemi di raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione dei giardini è un metodo semplice ed efficace per risparmiare acqua potabile.

Buone Pratiche per Tutti i Cittadini
1. Controllo degli Impianti Idrici: Verificare regolarmente il corretto funzionamento degli impianti idrici domestici per individuare e riparare eventuali perdite occulte può evitare sprechi significativi.
2. Dispositivi per il Risparmio Idrico: Utilizzare frangigetto per i rubinetti è un modo semplice per ridurre il flusso d'acqua senza comprometterne l'efficacia.
3. Irrigazione Efficiente: Annaffiare le piante con sistemi a goccia e temporizzati permette di fornire l'acqua necessaria direttamente alle radici, riducendo al minimo gli sprechi.
4. Lavatrici e Lavastoviglie a Pieno Carico: Utilizzare questi elettrodomestici solo quando sono completamente pieni ottimizza l'uso dell'acqua e dell'energia.
5. Preferire la Doccia alla Vasca da Bagno: La doccia consuma meno acqua rispetto alla vasca, quindi è preferibile per l'igiene personale quotidiana.
6. Non Lasciare Scorrere l'Acqua: Evitare di far scorrere l'acqua continuamente durante il lavaggio dei denti, la rasatura o la doccia. Chiudere il rubinetto mentre si compiono queste operazioni può risparmiare litri d'acqua ogni giorno.
7. Risciacquo delle Stoviglie e delle Verdure: Utilizzare acqua corrente solo per il risciacquo, lavando stoviglie e verdure in una bacinella riempita, è un ottimo modo per ridurre il consumo d'acqua.
8. Riutilizzo dell'Acqua di Lavaggio: L'acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere riutilizzata per innaffiare le piante, evitando così sprechi.

Il concreto impegno di ogni cittadino è fondamentale per garantire un utilizzo corretto e razionale dell'acqua. Adottare questi semplici accorgimenti non solo aiuta a preservare una risorsa vitale, ma contribuisce anche a proteggere l'ambiente e a ridurre le spese domestiche.

Ricorda, ogni piccola azione conta!


Come proteggere la casa dai ladri durante le vacanze

Quando ci prepariamo a partire per le vacanze, l'eccitazione per il meritato riposo può farci dimenticare l'importanza di proteggere la nostra casa dai malintenzionati. I ladri e gli occupanti abusivi approfittano spesso dei periodi di assenza per agire indisturbati. Ecco cinque consigli pratici per tutelare la vostra abitazione e godervi le ferie in tutta tranquillità.

1. Non divulgare i piani di vacanza sui Social Media

Evitate di pubblicare dettagli sui vostri piani di vacanza sui social media. Sebbene sia naturale voler condividere l'entusiasmo con amici e familiari, queste informazioni possono diventare un invito per i ladri. Postare foto e aggiornamenti in tempo reale dalla vostra destinazione può rivelare esattamente quando la vostra casa è vuota. Se proprio non riuscite a resistere, condividete le foto al vostro ritorno.

2. Simulare la presenza in casa

Un'abitazione apparentemente abitata è un deterrente per i ladri. Utilizzate timer per accendere e spegnere luci, radio o televisori a orari prestabiliti. Questi dispositivi possono creare l'illusione che qualcuno sia in casa. Un'altra tattica efficace è lasciare tende e persiane in posizioni variabili, come fareste normalmente durante la giornata.

3. Chiedere a un vicino di fiducia di controllare la casa

Un vicino fidato può essere un valido aiuto per mantenere la vostra casa al sicuro. Chiedete loro di ritirare la posta, accendere e spegnere luci e controllare periodicamente l'abitazione. La posta accumulata è un chiaro segno che nessuno è in casa, quindi è importante che qualcuno la ritiri regolarmente. Un vicino attento può anche notare eventuali attività sospette intorno alla vostra casa.

4. Chiudere bene tutte le finestre e le porte

Sembra un consiglio ovvio, ma è essenziale assicurarsi che tutte le finestre e le porte siano ben chiuse e bloccate. Non dimenticate di chiudere a chiave anche le porte interne e di portare con voi le chiavi. Questo crea ulteriori barriere per i ladri, costringendoli a perdere tempo e a fare rumore, aumentando il rischio di essere scoperti.

5. Utilizzare telecamere di sorveglianza

Le moderne telecamere di sorveglianza connesse a Internet sono uno strumento efficace per monitorare la vostra abitazione da remoto. Anche una singola telecamera posizionata in un punto strategico, come l'ingresso principale, può fornire preziose informazioni su eventuali intrusioni. Molti modelli consentono di ricevere notifiche in tempo reale sullo smartphone, permettendovi di agire rapidamente in caso di necessità.

Seguendo questi consigli, potrete ridurre significativamente il rischio di intrusioni durante le vostre vacanze. La sicurezza della vostra casa non dovrebbe essere lasciata al caso. Pianificare con attenzione e adottare semplici misure preventive può fare la differenza tra un rientro sereno e una spiacevole sorpresa. Ricordate, la prevenzione è la chiave per proteggere i vostri beni e la vostra tranquillità. Buone vacanze!


Bando sperimentale di Acer per l'auto-recupero

https://www.youtube.com/watch?v=4vnOnbotL8Q

Il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi ha recentemente illustrato il nuovo bando sperimentale dedicato all'auto-recupero di immobili, attivo nelle città di Bologna e Imola. Questo progetto innovativo rappresenta una novità assoluta per Acer Bologna, che mira a sostenere la cosiddetta "fascia grigia" della popolazione, offrendo soluzioni abitative intermedie tra le case popolari e il libero mercato.

Il bando prevede il recupero di 5 unità immobiliari a Bologna e di 3 trilocali a Imola. L'obiettivo è fornire alloggi a canone calmierato, accessibili a quella parte di cittadini che, pur non potendo permettersi un affitto a prezzo di mercato, non rientrano neanche nei requisiti per l'edilizia residenziale pubblica (ERP).

Una caratteristica distintiva di questo progetto è la possibilità per gli assegnatari di eseguire direttamente i lavori di ripristino minimo funzionale degli alloggi. I costi previsti per questi interventi variano tra i 12.000 e i 16.000 euro per gli immobili di Bologna, e tra i 13.000 e i 15.000 euro per quelli di Imola.

I lavori, una volta completati, verranno documentati tramite fatture che saranno presentate ad Acer. L'importo di queste fatture sarà detratto direttamente dal canone d'affitto, offrendo così un vantaggio economico significativo agli inquilini.

Il bando è nato dall'esigenza di testare il mercato dell'auto-recupero, un settore ancora poco esplorato nel territorio bolognese. Acer intende valutare l'efficacia e la sostenibilità di questo approccio, al fine di estenderlo eventualmente su più ampia scala in futuro.

Link al bando: www.acerbologna.it/web/guest/dettaglio-bando?articleId=227788

Link per presentare domanda online: acerbologna.elixforms.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=domanda_alloggio_acer_autorecupero


Come prendersi cura degli animali domestici durante l'estate

L'estate è un periodo meraviglioso per trascorrere del tempo all'aperto, ma le alte temperature possono rappresentare una sfida per i nostri amici a quattro zampe. È importante prendere alcune precauzioni per garantire il benessere dei nostri animali domestici.

Ecco alcune indicazioni su come farlo.

1. Mantenere l'idratazione

L'acqua fresca è essenziale per gli animali domestici durante i mesi estivi. Assicurati che abbiano sempre accesso a una ciotola di acqua pulita e fresca. Cambia l'acqua frequentemente per evitare che diventi stagnante e calda. Puoi aggiungere dei cubetti di ghiaccio alla loro acqua per mantenerla più fresca più a lungo. Durante le passeggiate o le escursioni, porta sempre una bottiglia d'acqua e una ciotola portatile per il tuo animale.

2. Evitare le ore più calde

Durante l'estate, le ore più calde della giornata sono generalmente tra le 11:00 e le 16:00. In queste ore, l'asfalto e il cemento possono diventare molto caldi, aumentando il rischio di ustioni alle zampe dei cani. Cerca di evitare di portare a spasso il tuo cane in questi orari e opta per le prime ore del mattino o la sera, quando le temperature sono più fresche e il terreno è meno caldo.

3. Fornire un rifugio fresco

Se il tuo animale domestico passa del tempo all'aperto, assicurati che abbia un rifugio ombreggiato dove può ripararsi dal sole. Una cuccia ben ventilata o una zona d'ombra nel giardino possono fare la differenza. Se possibile, tieni il tuo animale domestico all'interno durante le ore più calde della giornata, magari in una stanza fresca con ventilatori o aria condizionata.

4. Attenzione ai segni di colpo di calore

Gli animali possono soffrire di colpo di calore proprio come gli esseri umani. I sintomi includono ansimare eccessivo, salivazione abbondante, debolezza, confusione, vomito e, nei casi più gravi, perdita di coscienza. Se noti uno di questi segnali, sposta immediatamente il tuo animale in un luogo fresco e contatta il veterinario. Puoi anche bagnare delicatamente il tuo animale con acqua fresca (non fredda) per abbassare la sua temperatura corporea.

5. Non lasciare mai l'animale in auto

Anche con i finestrini abbassati, la temperatura all'interno di un'auto può salire rapidamente a livelli pericolosi, raggiungendo oltre 50°C in pochi minuti. Non lasciare mai il tuo animale domestico in macchina, nemmeno per pochi minuti. Se devi fare delle commissioni, lascia il tuo animale a casa dove è al sicuro.

6. Prendersi cura delle zampe

Il cemento e l'asfalto possono diventare estremamente caldi sotto il sole e possono bruciare le zampe del tuo animale. Prima di una passeggiata, prova la temperatura del marciapiede con il dorso della mano per almeno 5 secondi. Se è troppo caldo per te, è troppo caldo per il tuo cane. Cammina sull'erba quando possibile e considera l'uso di stivaletti protettivi per cani.

7. Attenzione ai parassiti

L'estate è anche il periodo di maggiore attività per pulci, zecche e zanzare, che possono trasmettere malattie come la leishmaniosi, la malattia di Lyme e la filariosi. Usa prodotti preventivi per parassiti raccomandati dal tuo veterinario, come collari antiparassitari o compresse. Controlla regolarmente il pelo del tuo animale, specialmente dopo le passeggiate nei parchi o nelle aree boschive.

8. Alimentazione leggera

Durante i mesi estivi, gli animali domestici potrebbero avere meno appetito. Offri pasti più leggeri e frequenti, evitando cibi troppo pesanti o difficili da digerire. Puoi integrare la loro dieta con alimenti ricchi di acqua, come frutta e verdura, ma assicurati di evitare alimenti tossici per gli animali, come l'uva, l'uvetta e l'avocado.

9. Pianificare visite dal veterinario

Prima dell'estate, programma una visita di controllo dal veterinario. Questo è un buon momento per aggiornare le vaccinazioni e discutere di qualsiasi misura preventiva contro i parassiti. Inoltre, il veterinario può fornirti consigli specifici per la cura del tuo animale durante l'estate.


Regolamentazione sui piccioni: un gesto di cura per la nostra città

In questo articolo vogliamo approfondire una regolamentazione comunale spesso ignorata ma di grande importanza per la nostra salute e il decoro urbano: il divieto di dar da mangiare ai piccioni.

Divieto di Alimentazione dei Piccioni

È severamente vietato dar da mangiare ai piccioni. Questo divieto è sancito dal Regolamento Comunale P.G. n. 39451/2002, art. 344 del Regio Decreto 1265/34. Violare questa normativa comporta sanzioni legali.

Conseguenze della Violazione

Alimentare i piccioni può sembrare un gesto innocuo, ma in realtà porta a conseguenze serie e sgradevoli. Uno degli effetti più immediati è la promozione della nidificazione. I piccioni, trovando cibo facilmente disponibile, tendono a stabilirsi nelle vicinanze, aumentando il numero di nidi.

Problemi di Igiene

La presenza massiccia di piccioni comporta una produzione significativa di guano, che non solo imbratta balconi e altre aree esterne, ma si accumula anche sulle parti sottostanti degli edifici. Questo guano non è solo un problema estetico: è anche una grave minaccia per l'igiene.

Il guano dei piccioni può contenere patogeni che rappresentano un rischio per la salute umana. In condizioni di elevata densità di piccioni, queste sostanze possono diventare una fonte di malattie, contribuendo a una situazione igienico-sanitaria precaria.

Regolamento di Igiene: Art. 149 – Misure per il Contenimento della Popolazione di Piccioni e di Altri Volatili dal Regolamento di Igiene per tutela della salute e dell'Ambiente del Comune di Bologna.

  1. È vietato alimentare piccioni o altri volatili nelle strade, piazze o altri luoghi pubblici o aperti al pubblico del centro abitato, nonché in aree private, al fine di evitare inconvenienti igienico-sanitari che interessino la comunità. Sono ammessi interventi di alimentazione legati a piani di controllo della popolazione.

L'Importanza della Regolamentazione

Il rispetto della normativa comunale è essenziale per mantenere un ambiente urbano pulito e sicuro. Non alimentare i piccioni aiuta a controllarne la popolazione, prevenendo i problemi associati alla loro sovrappopolazione.

In sintesi, è fondamentale che ogni cittadino rispetti il divieto di alimentare i piccioni. Questo semplice gesto contribuisce in modo significativo a mantenere la nostra città pulita e sicura, proteggendo la salute pubblica e migliorando la qualità della vita urbana.

Ruoli e Responsabilità

Per l'argomento "piccioni", Acer Bologna interviene di norma sulle parti comuni, mentre è in carico all’inquilino la prevenzione all’interno dell’alloggio (comprese le terrazze). Ogni cittadino deve fare la sua parte per garantire un ambiente sano e decoroso per tutti.


API Pista, coltivare api per una città più sana, bella e profumata!

Un progetto che vuole attraversare la città dando vita ad un lungo corridoio ecologico urbano che tappa dopo tappa vede nascere delle bellissime oasi verdi per le api e altri insetti impollinatori (felici!) e lungo la quali migrare da un luogo all’altro contribuendo al naturale processo di impollinazione.

Punto di partenza del percorso sono stati gli Orti Urbani di Via Saragozza, seguiti dalla prima Oasi per api e insetti impollinatori nel cortile esterno del Centro Sociale 2 Agosto 1980 di via Turati, vere e proprie aule a cielo aperto per andare sul campo.   Le colorate “mangiatoie” per api abitate da fiori, piante aromatiche ed erbe profumate di facile manutenzione, hanno innescato piccole trasformazioni visibili agli occhi e ai sensi attirando non solo questi insetti preziosissimi ma anche cittadini di ogni età, esercizi commerciali di vicinato, realtà associative, scuole, proprio dove il cemento e le auto hanno preso il sopravvento impoverendosi di luoghi naturali.

Nel 2021 tra l’Azienda Casa Emilia Romagna della Provincia di Bologna ACER, il Centro Sociale 2 agosto 80 APS e i quartieri Porto - Saragozza e Santo Stefano è stato sottoscritto un patto per la realizzazione del progetto: Api Pista Coltiviamo api per una Città migliore. Il progetto prevede un percorso di sensibilizzazione e di partecipazione attiva, di corridoi verdi biologici e bordure fiorite, aiuole piene di varietà attrattive per gli insetti impollinatori, utili allo sviluppo della biodiversità in ambiente urbano. 

Le scopriamo nelle aree pubbliche all'esterno della Biblioteca Oriano Tassinari Clò nel Parco Villa Spada, all'interno dell'area cortiliva del cohousing Porto 15, presso l'Area Ortiva di via Saragozza, e presso aree esterne a sedi ed abitazioni di condomini Acer e nelle Case di Quartiere.

Prima passo quindi “Ridisegnare” la geografia di un territorio e della sua comunità consolidando la consapevolezza sull’importanza e l’urgenza di occuparsi della presenza della natura nei contesti urbani con azioni rivolte ad incidere sul benessere psico-fisico, sulla ricchezza e la biodiversità dell’ecosistema in città.

Le oasi di API-Pista sono ben visibili e adeguatamente segnalate (un grande cartiglio giallo circolare posizionato sul cancello d'ingresso informa i passanti) in modo da essere facilmente riconoscibili dai cittadini, turisti e passanti attirandone l’interesse e suscitando curiosità… fermati a respirare e osservare perché il ruolo fondamentale che gli impollinatori assolvono nell’ecosistema  e nel mantenimento della biodiversità, patrimonio collettivo, “bene comune” è profondamente  legato alla nostra sopravvivenza!

Le API e gli insetti impollinatori ci permettono di respirare: sono responsabili della riproduzione del mondo vegetale garantendo indirettamente l’enorme contributo al ricambio di ossigeno che deriva dalla fotosintesi clorofilliana delle piante.

  • La nostra alimentazione dipende dalle API: sono impollinatori di tantissime specie vegetali spontanee e coltivate, cibo sano. Non poterne disporre o poterne disporre in quantità limitata porterebbe ad una serie di problematiche alimentari e di salute. L’impollinazione è un processo che consente alle piante di fruttificare e propagarsi, e a noi di godere della bellezza e varietà dei paesaggi naturali, ma anche di assaporare frutti e altri prodotti dell’orto.
  • La loro esistenza determina le nostre cure: dalle specie vegetali, le stesse che esistono grazie al lavoro di impollinazione delle API, deriva la produzione di molti farmaci di uso comune. 
  • Gli impollinatori svolgono un’azione di primo piano nel ripristino della vegetazione in caso di calamità
  • Sono sentinelle ecologiche dello stato di salute dell’ambiente: sono indicatori biologici, la salute degli impollinatori consente di avere informazioni sullo stato di salute dell’ambiente in cui vivono, veri e propri sensori sulla qualità dell’ambiente 
  • Sono garanti della sostenibilità ambientale: la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.

In questi anni le proposte di Api Pista si sono moltiplicate e diversificate insieme a realtà amiche con specifiche competenze per azioni concrete e di facile realizzazione:  attività di Informazione interna rivolta a Ortolani e Soci coinvolti nella gestione del progetto, nuove oasi API PISTA e micro cantieri partecipati di autocostruzione di elementi di arredo dedicati, manutenzione del Condominio Bee Happy per api selvatiche e solitarie ubicato negli Orti urbani di Via Saragozza, semine collettive API PISTA di strisce fiorite attrattive per api e insetti impollinatori,  attività di scienza partecipata sul campo, mini bio blitz negli Orti, incontri divulgativi, momenti ludici e passeggiate di quartiere API PISTA alla scoperta del mondo degli impollinatori e delle piante loro gradite, campagne di divulgazione e di sensibilizzazione a più livelli  con eventi aperti alla cittadinanza, incontro tra  generazioni  e le loro conoscenze di cura e tutela delle aree ortive cittadine, programmi di educazione ambientale e di integrazione socio-culturale per valorizzare l’identità del territorio ed il suo paesaggio.

Tutto questo contribuisce anche a superare il timore che abbiamo di questi insetti.  Ricordiamoci che le api sono oggi più che mai sottoposte a evidenti stress ambientali: il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, l’inquinamento e l’uso di pesticidi ne mettono a rischio l’attività e conseguentemente la biodiversità. Dobbiamo proteggerle e aiutare l’apicoltura nel tenerle in vita.

Api Pista ha fatto proprio i 3 messaggi chiave del progetto europeo partner del progetto LIFE4Pollinators per avviare un cambiamento nei comportamenti e scelte di chi abita la città:

  1. consapevole e sostenibile (aware and sustainable) 
  1. prendersi cura (to take care) 
  1. faccio la mia parte (I do my part) fare, sperimentare e imparare insieme. 

Quindi non dimenticarti se hai un balcone o un piccolo spazio verde esterno che bastano piccoli accorgimenti per favorire la presenza di API selvatiche: lascia sempre qualche fiore alle piantine di erbe aromatiche, scegli fioriture attrattive in tutti i periodi dell’anno, non rasare l’erba continuamente ma lascia sviluppare le fioriture spontanee, appronta luoghi in cui possano nidificare. 

Allora “Pistaaaaa!”  ad una città sana, bella e profumata!!


Zanzare, tutti i metodi per tenerle lontane

La zanzara è un insetto stagionale che si riesce a contenere in particolare quando è in stato ancora larvale, mentre tale attività è molto più impegnativa quando si presenta come insetto adulto, richiedendo insetticidi che sono maggiormente tossici e dannosi. Le larve sono generalmente presenti nelle piccole raccolte d’acqua, in particolare nei tombini per cui è fondamentale il contributo e la collaborazione della cittadinanza che deve provvedere al trattamento delle aree private, senza il quale anche le azioni messe in campo dall’Amministrazione nelle aree pubbliche verrebbero vanificate.

Cosa fa il Comune di Bologna

Anche quest’anno il Comune di Bologna interviene per contenere la proliferazione della zanzara tigre e di quella comune con trattamenti nelle aree pubbliche e con prodotti a basso impatto ambientale. I trattamenti, iniziati ad aprile, saranno eseguiti a cadenza mensile fino ai primi di ottobre.

La prevenzione:

  • I tombini, dove si accumula l’acqua piovana, sono il luogo preferito dalle zanzare per deporre le uova
  • ogni mese il Comune mette un larvicida negli oltre 90 mila tombini su area pubblica e nelle caditoie stradali, cioè le fessure che si trovano sul ciglio dei marciapiedi
  • il trattamento dei tombini è monitorato con un sistema elettronico satellitare che permette di sapere in tempo reale tutte le vie e le aree pubbliche trattate e di controllarne l'efficacia
  • i trattamenti larvicidi nei canali vengono effettuati ogni 15 giorni
  • il Comune fa controlli di qualità: oltre il 95 % dei tombini comunali non genera zanzare.

Cosa può fare Acer Bologna

Su richiesta degli assegnatari residenti nei fabbricati gestiti da Acer Bologna è possibile attivare il servizio di disinfestazione larvicida da zanzara tigre

In questo trattamento sono previsti n. 2 interventi annui di “pulizia pozzetti” con svuotamento dei tombini, pozzetti, caditoie e griglie presenti in tutta l’area pertinenziale (area a verde e le altre aree esterne pertinenziali). 

Il primo intervento viene eseguito e completato nel mese di marzo di ogni anno al fine di consentire il regolare trattamento larvicida per la zanzara tigre, così come previsto anche dalle vigenti ordinanze a disposizione delle Amministrazioni Comunali.

Il servizio è volto a debellare le due specie più comuni che infestano il territorio: Culex pipiens (zanzara comune) e Aedes albopictus (zanzara tigre).

Gli interventi potranno subire variazioni in aumento a seconda dello sviluppo biologico della popolazione di zanzare o dell’andamento climatico stagionale in base agli esiti delle verifiche di efficacia o su disposizione del Comune.

Nelle aree sottoposte al trattamento verrà installata, con debito anticipo, segnaletica indicante la data del 1° intervento e della frequenza programmata; tale avviso contiene la dicitura relativa alla modalità di intervento con indicazione del principio attivo e delle eventuali precauzioni da assumere.

Il numero di trattamenti annui è individuato in 14, eseguiti indicativamente tra il primo di aprile e il 30 ottobre, ogni 2 settimane salvo disposizioni diverse da parte dei singoli Comuni interessati così come nel caso di eventi atmosferici particolari che obblighino l’esecuzione di ulteriori interventi oltre a quelli indicati.

L’importo richiesto per questa disinfestazione è di circa € 390 IVA compresa ed è sufficiente la raccolta firme della maggioranza degli assegnatari per attivare il servizio.

Cosa dobbiamo fare tutti

Dall'inizio di aprile alla fine di ottobre bisogna:

  • non abbandonare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (sottovasi, annaffiatoi, recipienti ecc.) oppure svuotarli dopo l’uso e rovesciarli in modo che non raccolgano acqua piovana
  • proteggere con una rete zanzariera a maglie fitte i contenitori che non possono essere svuotati e rovesciati (es.: i bidoni degli orti) oppure chiuderli ermeticamente
  • trattare con prodotti larvicidi l’acqua dei tombini e delle caditoie nel periodo da aprile a ottobre
  • non abbandonare all’aperto rifiuti

Inoltre si raccomanda di:

  • svuotare fontane o laghetti ornamentali oppure effettuare gli interventi larvicidi con gli appositi prodotti a basso impatto ambientale, adatti agli ambienti acquatici. In alternativa si possono introdurre pesci rossi, che si nutrono di larve di zanzara
  • non conservare i copertoni all'aperto, oppure coprirli con un telo ben teso, da svuotare dopo ogni pioggia. In ogni caso, assicurarsi sempre che non vi sia acqua al loro interno
  • falciare regolarmente l’erba e le siepi, in modo che le zanzare adulte non vi si annidino

Questi e altri comportamenti sono previsti dal Regolamento comunale d’Igiene (art. 148) che, in caso di inadempimento, prevede anche sanzioni da parte della Polizia locale e della Ausl di Bologna.

[Riferimenti: www.comune.bologna.it/notizie/lotta-zanzara-2024 e www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/zanzara-prevenzione-contenimento]


La storia del canale Reno a Bologna: dall'antichità all'era moderna

Il fiume Reno ha giocato un ruolo cruciale nella storia di Bologna, con derivazioni d'acqua documentate già nel 1191, e probabilmente attive fin dall'XI secolo. Nel 1208, un accordo tra i Ramisani e il Comune portò alla costruzione di una nuova chiusa e di un canale che attraversava la città lungo l'attuale via Riva di Reno, con raccordo al canale delle Moline nel XIII secolo.

La prima chiusa in pietra e laterizi risale alla seconda metà del XIII secolo, con resti visibili presso la Casa del Custode. Nel 1325 fu costruita una nuova chiusa nella posizione attuale, soggetta a riparazioni a causa delle piene del Reno e delle guerre.

Le acque del canale di Reno furono essenziali fino all'inizio del XX secolo per alimentare gli opifici del quadrante nord-occidentale di Bologna, fornendo energia idraulica, nonché per i lavatoi e persino una vasca natatoria pubblica, il Bagno del Reno, costruito nel 1889 in via della Grada. Fino al XIX secolo, il canale scorreva scoperto; nei primi anni del XX secolo, fu coperto tra via Nazario Sauro e via Galliera, con la copertura completata negli anni '50.

Dal 1580, si segnala la concessione per la costruzione di una casa matta murata sopra il Canale di Reno, utilizzata come edificio idraulico con una grande volta in pietra visibile ancora oggi su viale Vicini. Questa volta è rappresentata nella Pianta prospettica di Bologna affrescata nel 1575 per papa Gregorio XIII.

Nel 1681, Giovanni Battista Mengarelli richiese di costruire una Conceria (Pellacaneria), realizzata nel 1683 come Opificio della Grada. Questo stabilimento utilizzava una ruota a palette per azionare attrezzature necessarie alla concia delle pelli, trasformandole in cuoio di alta qualità. Il processo conciario prevedeva diverse fasi: rinverdimento, macerazione e concia vera e propria, seguite dall'asciugatura delle pelli all'aria.

Nel 1724, l’edificio fu venduto da Luca Mengarelli al cardinale Pompeo Aldrovandi, il quale destinò gli utili della conceria al Capitolo di San Petronio. La conceria fu poi acquistata nel 1791 dal Corpo degli Interessati del Canale di Reno (ora Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno) per regolare meglio il flusso dell’acqua. L’attività conciaria proseguì fino al 1841, quando l'edificio fu trasformato in molino da grano, e successivamente in pila da riso nel 1867.

Nel 1870, l’edificio fu dotato di illuminazione a gas, e nel 1892 un incendio distrusse la parte centrale che portò alla sua parziale ricostruzione. Nel 1898, l’Istituto Ortopedico Rizzoli utilizzò parte dell’edificio per una centrale idroelettrica, attiva fino al 1926. Negli anni '90 del Novecento, il Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno ristrutturò l’immobile, destinandolo a sede dei Consorzi di Reno e Savena, con uffici, sale di riunione e archivi storici.

Dal 1998, i meccanismi di manovra del canale furono rinnovati e fu realizzata una ruota verticale con finalità didattico-divulgative. Tra il 2018 e il 2020, una vasta porzione dell’edificio fu recuperata per accogliere l’Opificio delle Acque – Centro Didattico Documentale, dedicato a attività culturali, espositive e didattiche sulla storia idraulica della città e sull’uso sostenibile delle risorse idriche.

(riferimenti www.bolognatoday.it/attualita/canale-reno-scoperchiato.html www.opificiodelleacque.it/ )