Imola e Acer: la Casa come punto di partenza

Recentemente la vicepresidente di Acer Raffaella Pannuti ha intervistato il sindaco di Imola - nonché presidente del Circondario Imolese, un'area che comprende dieci comuni - Marco Panieri, città nelle quali Acer gestisce numerosi alloggi di edilizia residenziale.

https://www.youtube.com/watch?v=dVPdAyEVuJM

Durante l'intervista, il sindaco ha evidenziato le varie difficoltà affrontate dalle famiglie con fragilità economiche, una situazione aggravata prima dalla pandemia di Covid e poi dal caro vita. Due temi principali emergono da queste difficoltà: l'affitto e l'accesso al credito. Le famiglie in difficoltà economica trovano sempre più difficile sostenere i costi dell'affitto e ottenere credito. Questi problemi non solo mettono a rischio la loro stabilità abitativa, ma impediscono anche loro di investire nel miglioramento delle loro condizioni di vita.

Grazie alla collaborazione tra Acer, il Comune di Imola e il Circondario, sono stati implementati diversi interventi di efficientamento energetico per supportare queste famiglie. Questo è stato possibile anche grazie a iniziative come lo sportello sociale, che non solo risponde ai bisogni immediati delle famiglie, ma le educa anche a gestire e mantenere una casa nel tempo, creando consapevolezza sulle relazioni familiari e sociali.

La partecipazione a progetti significativi, come il Superbonus 110%, ha permesso di rigenerare numerosi alloggi sia dal punto di vista energetico che strutturale, eliminando anche le barriere legate alla disabilità. Questi interventi non solo migliorano la qualità della vita degli abitanti, ma contribuiscono anche alla sostenibilità ambientale.

Guardando al futuro, il sindaco ha sottolineato l'importanza di costruire nuovi alloggi per sostituire quelli in proprietà mista che sono destinati alla vendita. Questo è un passo fondamentale per riqualificare altre abitazioni e offrire soluzioni abitative a famiglie in difficoltà. Questi sforzi sono parte integrante del raggiungimento dei 17 obiettivi di sostenibilità dell'Emilia-Romagna per il 2030.

Per molte famiglie, la casa rappresenta il punto di partenza per una vita stabile e dignitosa. Il sindaco di Imola, con il suo impegno, dimostra che l'attenzione ai temi sociali è essenziale per creare una città sana e inclusiva. Attraverso una serie di attività e progetti, il Comune di Imola e Acer lavorano per garantire che ogni famiglia possa inserirsi con successo nella comunità, migliorando la propria qualità di vita e contribuendo al benessere collettivo.


Guida al riciclo dei RAEE: Centri di raccolta e soluzioni itineranti

La gestione corretta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) è essenziale per ridurre l’impatto ambientale e promuovere il riciclo dei materiali preziosi. Ecco alcune informazioni utili su dove e come buttare i RAEE nella tua zona.

Dove Buttare i RAEE di Grandi Dimensioni

Se hai RAEE di grandi dimensioni, come frigoriferi o lavatrici, puoi usufruire del servizio gratuito di raccolta rifiuti ingombranti a domicilio.

Dove Buttare i Piccoli RAEE

Per quanto riguarda i piccoli RAEE, hai diverse opzioni:

  1. Centri di Raccolta: Puoi portare i tuoi piccoli dispositivi elettronici presso i centri di raccolta autorizzati. Questi centri sono attrezzati per ricevere e gestire in modo sicuro i RAEE.
  2. Contenitori Dedicati nei Centri Commerciali: Molti centri commerciali dispongono di contenitori specifici per la raccolta dei piccoli RAEE. Per accedere a questi contenitori, devi identificarti con il tuo codice fiscale o la tessera sanitaria.
  3. Postazioni Itineranti: Nei giorni e negli orari indicati, puoi trovare delle postazioni itineranti per la raccolta dei RAEE in diverse aree della città. Queste postazioni accettano anche rifiuti di modeste dimensioni che non entrano nei cassonetti della raccolta indifferenziata. È consigliabile consultare la mappa e l’elenco delle postazioni per sapere quando e dove trovarle e quali servizi offrono.

Second Life: Dare una Seconda Vita ai Tuoi Elettrodomestici

Se i tuoi piccoli elettrodomestici sono ancora funzionanti, invece di buttarli, considera di portarli a Second Life, l’area del riuso di Bologna. Qui, gli oggetti possono essere riparati e riutilizzati, contribuendo a ridurre i rifiuti e a promuovere una cultura del riuso.

Dove Sono le Postazioni Itineranti

Le postazioni itineranti per la raccolta dei RAEE sono distribuite strategicamente in vari luoghi della città, e sono disponibili ogni giorno della settimana in orari diversi. Queste postazioni non solo accettano piccoli RAEE, ma offrono anche la possibilità di richiedere i sacchi per la raccolta differenziata.

Per sapere con precisione dove e quando trovare le postazioni itineranti, è consigliabile consultare la mappa.

Per maggiori informazioni, consultare il sito: www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/buttare-apparecchi-elettrici-elettronici-raee


Re-Use with Love, il riuso a fine di bene nelle case popolari

La prima Boutique solidale in Italia, Re-Use with Love, che porta avanti con grande impegno i valori di  recupero e  riutilizzo consapevole e scopo benefico, ha sede in un appartamento Acer con giardino in via Savenella 13.

Abbiamo fatto qualche domanda alla Vice-Presidente Leopolda Sassoli, che ci racconta come è nata questa realtà associativa dedicata al “riuso a fine di bene”.

Cosa vi ha spinto ad iniziare?

“Una richiesta di aiuto per un orfanotrofio in Brasile e un gruppo di mamme pronte a rispondere dando vita ad un mercatino”, da qui l’entusiasmo e la voglia di fare del bene che le ha viste coinvolte a cercare una identità associativa e l’occasione di avere uno spazio fisico nel centro della città grazie ad un patto di collaborazione con il Comune di Bologna.

Come funziona RE-Use with Love?

“Re-Use with Love ha come missione la solidarietà con gli abiti attraverso la raccolta, la riparazione, e lo smistamento dei capi di abbigliamento che ritornano in circolo attraverso due principali canali, uno continuativo con le Boutiques Solidali di  Bologna e di  Sasso Marconi che forniscono questi beni a tutti i cittadini residenti italiani e stranieri che ne abbiano necessità o bisogno e vengono segnalati dai servizi sociali di comunità o da altri enti preposti (centri antiviolenza, rifugiati, richiedenti asilo, protezione minori, ospedali, enti religiosi). E uno stagionale con i Mercatini Solidali che si tengono ogni anno in maggio e ottobre, ormai dei veri e propri ricchi Happening cittadini di più giorni che richiamano sempre di più l’interesse di chi vuole partecipare ad eventi solidali e magari acquistare un raro capo vintage a prezzi d’occasione o i pezzi unici e artigianali creati appositamente dal nostro laboratorio sartoriale Re-use Lab con materiale di recupero".

Come sta rispondendo la città a questo progetto?

“Ormai siamo oltre 150 associate che collaborano attivamente al lavoro sempre in crescita della Associazione e, cosa molto importante, la cittadinanza ha compreso nel tempo come essere sostenitore, fruitore e donatore virtuoso. Sì, perché donare non è solo  liberarsi del superfluo ma avere cura di un gesto che Re-Use with Love ha voluto fortemente valorizzare: oggi chi viene a donare  nella Boutique (vero e proprio shop in città curato e accogliente) sa che dietro la richiesta di un capo in buone condizioni, pulito e stirato e, diciamolo, anche bello e alla moda (esiste un regolamento del donatore perfetto),  c’è una necessità sociale importante che riconosce dignità e rispetto a chi godrà di questa solidarietà e una necessità civica che insegna a differenziare anche l’abbigliamento. Quindi educazione al riuso, contrasto agli sprechi e attenzione verso i più fragili sono un segno distintivo del progetto più ampio RE-USE FOR GOOD che promuove incontri e collaborazioni e comprende il laboratorio artistico sartoriale Re-Use Lab. Non va dimenticato che nel tempo si è creata una fitta e ricca rete di scambio e supporto tra le tantissime realtà associative impegnate nel territorio e che è di fondamentale sostegno al lavoro e allo spirito di questo progetto".

Che risultati avete raggiunto e come vengono gestiti i ricavi ottenuti da tutte queste iniziative?

“Ogni anno, a seguito di un bando on line pubblicato dalla nostra associazione e aperto da ottobre  a dicembre, le richieste di sostegno a  progetti  sociali vengono accuratamente votate e selezionate dal nostro comitato interno. Lo scorso anno sono state presentate oltre 150 domande. I ricavi, ampi e consistenti, confermano una piena risposta e sensibilità a questi temi da parte della comunità, ottenuti dai mercatini solidali sono poi devoluti alla realizzazione dei progetti approvati. In questo momento le raccolte fondi sono destinate ad un progetto di riqualificazione dello spazio cittadino ex cabina Enel all’interno dei Giardini Margherita che si vuole trasformare in un Hub culturale aperto alla città, alla associazione Passo Passo di Marzabotto per finanziare un progetto di musicoterapia per 300 giovani in condizione di disagio e, infine, ad un percorso di radioterapia per pazienti di oncologia pediatrica dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna".

Quali sono le prossime iniziative di Re-Use with Love?

“Vi aspettiamo agli eventi del calendario estivo di Re-Use with Love”:

I Martedì di giugno, dalle 17 in poi piccoli eventi, laboratori, mercatini di artigianato sul riuso aperti alla cittadinanza.

Complimenti a Re-Use with Love per l’impegno di cittadinanza attiva che sta svolgendo da anni e grazie alla Vice- Presidente Leopolda Sassoli per aver condiviso queste parole con Acer-Bologna.

 


Rete Città Sane premia Acer Bologna

Acer Bologna ha ricevuto il "Premio menzione e coinvolgimento" dalla Rete Città Sane, l'iniziativa italiana dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che premia i progetti significativi per la cura della comunità.

Due anni fa Acer ha avviato il percorso delle microaree inaugurando la prima nella zona di Noce-Pescarola, dove si trova il comparto di edilizia popolare Agucchi-Zanardi. Successivamente, un'altra microarea è stata aperta nella zona di San Donato, in collaborazione con il Comune di Bologna e l'azienda USL di Bologna.

https://www.youtube.com/watch?v=msqQEhDhTyM

 

Elena Loria, operatrice URP, ha espresso con entusiasmo la soddisfazione di aver raggiunto l'obiettivo prefissato due anni fa: "Siamo scesi sul territorio cercando di avvicinarci agli utenti nella micro area Pescarola per far emergere i loro bisogni e particolarità."

Matteo Pavan, anche lui operatore URP, ha aggiunto: "Questo riconoscimento testimonia il vero lavoro di rete che Acer è in grado di fare, anche con altri enti locali. È un lavoro al servizio della comunità e dei cittadini, e per noi è motivo di grande orgoglio poter contribuire alla comunità stessa."


La memoria partigiana si arricchisce di un nuovo murale

È stato inaugurato sul muro Acer che circonda la scuola materna di via Martini 2 il murale che conclude il progetto “Il racconto di un viaggio alla scoperta di Mimma, Marroni, Paolo e Pietro Busacchi”, ideato e curato da Artecittà-Aps con la collaborazione di Acer Bologna, Anpi Saragozza Sezione Magnani e le scuole della zona Saragozza. All’opera realizzata nel 2020 dall’artista Giuseppe Parenti dell’associazione Artecittà, si è aggiunta ora una parte di racconto per immagini, opera dei ragazzi della classe IIB della scuola secondaria di primo grado Guinizelli, sotto il coordinamento dello stesso artista, sempre sul tema dei quattro martiri che nel dopoguerra hanno dato i nomi a quattro strade dell’ex “Villaggio dei martiri della rivoluzione fascista”: Irma Bandiera, Mario Bastia detto Marroni, Giovanni Martini detto Paolo e Pietro Busacchi.

Questa zona del quartiere Saragozza era infatti un quadrilatero fascista, come testimoniano i nomi delle strade: via delle Camicie nere, oggi via Irma Bandiera; via del Legionario, oggi via Pietro Busacchi; via dello Squadrista, oggi via Paolo Giovanni Martini; via XXIII Marzo 1919 (data della fondazione dei Fasci italiani di combattimento da parte di Benito Mussolini), oggi via Mario Bastia.

La parte di murale realizzata dai ragazzi delle Guinizelli consiste in nove quadri in sequenza che rappresentano il nazifascismo, la deportazione e lo sterminio di ebrei, omosessuali, zingari, testimoni di Geova, ecc., l’occupazione militare di Bologna dal ’43 al ’45, la scelta dei partigiani di combattere nazisti e repubblichini, la lotta partigiana, la delazione, la cattura e l’uccisione dei resistenti.

Il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi – presente all’inaugurazione insieme al presidente del Quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani, alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo nr. 8 Francesca Baldelli e alla presidente dell’Anpi Saragozza, sezione Magnani, Mariarosa Pancaldi – ha commentato: “L’importanza di iniziative come queste è legata soprattutto alla necessità di trasmettere la memoria alle generazioni più giovani. Il ricordo delle persecuzioni razziali, delle violenze nazifasciste, della lotta partigiana, di chi ha sacrificato la vita per la libertà del nostro Paese deve essere un patrimonio da custodire e da lasciare a chi verrà dopo di noi. Al di là del valore artistico, questo murale ha il compito di raffigurare un pezzo di storia, deve essere una sorta di ‘pietra d’inciampo’ per i passanti che spinga a porsi domande e a inquadrare il presente alla luce di quella che è la nostra storia”.
Il presidente del Quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani ha sottolineato il valore educativo, oltre che artistico dell’opera realizzata: “Mi piace sottolineare che questo lavoro è nato nel cuore di quello che era il cosiddetto quartiere fascista di Bologna e che oggi è dedicato invece alla memoria dei nostri partigiani, come testimoniano i nomi delle strade, quasi una sorta di contrappasso. E questo murale, con il suo forte valore educativo per i ragazzi che l’hanno realizzato ma anche per i cittadini che lo vedranno, contribuisce a tenere viva la memoria di chi ha lottato per la liberazione dal nazifascismo portando alla nascita di una repubblica democratica”.


Superbonus a Castiglione: intervento unico nell'Appennino

Le case Acer rappresentano un servizio fondamentale in ogni territorio, sia nelle grandi città sia nelle zone dell'Appennino. Questo è particolarmente evidente nel comune di Castiglione dei Pepoli, dove l'impegno congiunto dell'amministrazione comunale e di Acer ha portato a importanti miglioramenti infrastrutturali ed energetici. Grazie alla visione lungimirante del sindaco Maurizio Fabbri e alla collaborazione con Acer, il comune è riuscito a sfruttare appieno l'opportunità offerta dal Superbonus 110%, realizzando l'unico intervento di riqualificazione edilizia in tutto l'Appennino.

Questo progetto ha portato a significativi miglioramenti nelle abitazioni, migliorando le condizioni di vita dei residenti e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Oltre agli interventi energetici, è stato integrato anche il PNRR attraverso il programma Pinqua. Questo ha permesso di rifare completamente le fognature dell'immobile inaugurato, garantendo così un approccio totale alla riqualificazione dello stabile.

"Il comune di Castiglione ha deciso di fare l'intervento del Pinqua sulla rete fognaria, permettendoci di lavorare sullo stabile a tutto tondo," ha riferito il presidente di Acer Marco Bertuzzi. I benefici di questi interventi non sono solo teorici. Gli utenti delle case Acer hanno notato un sensibile miglioramento delle condizioni energetiche dei loro alloggi. Questo non solo riduce l'impatto ambientale delle abitazioni, ma porta anche a un notevole risparmio sui costi energetici per i residenti. "I nostri utenti ci dicono che vedono un sensibile miglioramento delle condizioni energetiche dei loro alloggi," ha dichiarato il presidente di Acer, evidenziando l'impatto positivo degli interventi realizzati.

Il comune di Castiglione, in collaborazione con Acer, ha dimostrato come sia possibile utilizzare le opportunità offerte da programmi nazionali e incentivi fiscali per realizzare progetti di riqualificazione che abbiano un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini e sull'ambiente. Questo intervento non solo migliora le infrastrutture esistenti, ma rappresenta anche un esempio di come la sinergia tra amministrazioni locali e enti pubblici possa portare a risultati sostenibili.

https://www.youtube.com/watch?v=znAvvCNUXog


Intervista a Emily Clancy sulle politiche abitative di Bologna

In una recente intervista, la vicepresidente di Acer Bologna Raffaella Pannuti ha avuto il piacere di intervistare Emily Clancy, vicesindaca di Bologna e assessore alle politiche abitative del Comune. L'intervista ha toccato vari temi cruciali legati alla situazione abitativa della città, con particolare attenzione alle iniziative in corso e alle sfide future.

https://www.youtube.com/watch?v=OUaKcB1HbTw

Uno dei principali argomenti trattati è stato il problema degli affitti nella città, in particolare quelli brevi turistici come i bed and breakfast. Clancy ha spiegato che il Comune di Bologna, insieme ad altri assessori di diverse città, sta sostenendo una proposta di legge chiamata "Alta tensione abitativa". Questa proposta mira a limitare il numero di licenze concesse per gli affitti brevi nei comuni, cercando di contenere l'impatto negativo sul mercato abitativo locale.

Un altro punto centrale dell'intervista è stato il lavoro svolto da Acer per la Città Metropolitana. In passato, Acer ha implementato uno dei più grandi programmi di riqualificazione energetica in Italia, riuscendo a rendere energeticamente efficienti diversi edifici e accedendo a ulteriori finanziamenti, come il fondo complementare del PNRR. Concluso il periodo del superbonus 110%, il Comune sta ora esplorando nuove strade per la condivisione energetica, come il cohousing in costruzione in via Barontini. Questo progetto si basa sull'idea di creare una comunità energetica, promuovendo la sensibilità e la condivisione energetica non solo all'interno di un singolo condominio, ma anche con gli edifici circostanti.

Clancy ha sottolineato l'importanza della casa come primo passo per l'accesso ad altri diritti fondamentali, specialmente per le fasce più fragili della popolazione. Per questo motivo, il Comune sta progettando di integrare la casa con una serie di servizi, come le micro-aree della salute e i servizi socio-educativi per i giovani, oltre al portierato sociale nel comparto di Scalo-Malvasia.

Un tema particolarmente sensibile discusso è stato quello delle donne vittime di violenza. Clancy ha illustrato il lavoro svolto dai centri antiviolenza, che offrono supporto alle donne che, dopo aver denunciato una situazione di violenza, hanno difficoltà a trovare un alloggio sicuro ed economico. La Città Metropolitana ha sviluppato un protocollo per l'autonomia abitativa, dedicando alcuni appartamenti ai centri antiviolenza come case rifugio. Inoltre, è stato creato un protocollo per l'autonomia lavorativa, con l'obiettivo di supportare queste donne anche nel trovare un impiego.

Infine, l'intervista ha toccato l'iniziativa "Sfitto Zero", una strategia significativa introdotta da Clancy nel piano per l'abitare del Comune di Bologna. Questa strategia mira a ridurre a zero il numero di case sfitte all'interno del patrimonio abitativo pubblico. Dei 600 appartamenti stimati come bisognosi di ristrutturazione, i lavori su 339 di essi sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro il 2025.

In conclusione, Emily Clancy ha delineato un quadro complesso e dinamico delle politiche abitative di Bologna, evidenziando l'impegno del Comune nel migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini attraverso interventi mirati e innovativi.


Castel Maggiore: riqualificati 12 alloggi ERP

Castel Maggiore sta per vivere una nuova fase di sviluppo grazie alla costruzione di una palazzina e di moderni appartamenti. La sindaca Belinda Gottardi confida nel miglioramento tangibile della qualità dell'abitare dei cittadini. Questo progetto non è solo un'azione fisica ma simboleggia la rinascita e il progresso della comunità, aumentando notevolmente la disponibilità di alloggi. Un'attenzione particolare viene rivolta ai cittadini più fragili, con l'apertura di una nuova palazzina gestita da ACER per un progetto di cohousing, supportando persone anziane. Questo impegno è un segno tangibile di solidarietà e inclusione per tutta la comunità.

https://www.youtube.com/watch?v=AZzo2nLqAZE

Il percorso verso questa rinascita è stato costellato di sfide, come il covid e l'aumento dei prezzi, ma l'impegno e la determinazione hanno portato alla realizzazione di questo progetto, luminoso di speranza per la città. La riqualificazione di 12 alloggi popolari, ora dotati di una classe energetica B e di servizi moderni, promuove una comunità più sostenibile e inclusiva, con particolare attenzione alla disabilità, garantendo l'accesso a tutti tramite ascensori e altre infrastrutture.

La riqualificazione di 12 alloggi popolari, ora dotati di una classe energetica B e di infrastrutture moderne, rappresenta un passo avanti significativo verso una comunità più sostenibile e inclusiva. L'attenzione alla disabilità è stata parte integrante di questo processo, con la presenza di ascensori e altre strutture pensate per garantire un accesso agevole a tutti.

Nove famiglie verranno trasferite nella nuova palazzina inaugurata, mentre i restanti 3 alloggi verranno assegnati seguendo la graduatoria ERP, assicurando equità e accesso per tutti.


Welfare e solidarietà a Bologna: intervista a Sara Accorsi

Nel cuore della città metropolitana di Bologna, l'impegno per contrastare la povertà e promuovere il benessere sociale è una priorità fondamentale. In questo contesto, l'intervista della vicepresidente di Acer Bologna Raffaella Pannuti a Sara Accorsi, consigliera con delega alle politiche alla casa, al welfare e alla lotta alla povertà, rivela una serie di azioni concrete e progettualità ambiziose.

https://www.youtube.com/watch?v=WJ4Ds5EXRzo

Partendo dall'importanza del legame con Acer Bologna, Sara Accorsi ha sottolineato il ruolo fondamentale del monitoraggio degli interventi per garantire l'accesso alle abitazioni pubbliche per le fasce più vulnerabili. Inoltre, ha evidenziato il contributo del Superbonus 110% come fonte di finanziamento per tali interventi.

Parallelamente, ha lavorato con il Comune di Bologna per istituire un'Agenzia Metropolitana per la Casa, mirata a sostenere i redditi medi. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di promozione del canone concordato, condiviso tra Comune e città metropolitana, prendendo spunto da esperienze già consolidate in altre città italiane come Milano e Roma.

Un altro aspetto cruciale riguarda la creazione di nuove comunità energetiche per far fronte all'instabilità climatica. La coordinazione della città metropolitana su 15 territori, attraverso il "Fondo perequativo metropolitano", punta a interventi di riqualificazione energetica.

Accanto a ciò, Sara Accorsi ha lavorato per rafforzare una rete di sostegno alle persone fragili, coinvolgendo i distretti del territorio metropolitano. Questo impegno si traduce nella promozione di politiche inclusive e sensibili alle esigenze delle famiglie più vulnerabili, con il supporto dei servizi di sportello informativi offerti da Acer.

Un'alleanza significativa è stata siglata con Acer per promuovere l'autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, nel quadro del Piano per l'uguaglianza. Accorsi si concentra sul futuro sulla creazione dell'Agenzia Metropolitana per l'Affitto, per promuovere il canone concordato come strumento di welfare e migliorare la governance dei servizi abitativi.

La vicepresidente di Acer esprime pieno sostegno per le iniziative di Accorsi, riconoscendo il valore di una progettualità orientata al benessere e alla solidarietà nella città metropolitana di Bologna.

.


Superbonus a Mordano: case Acer pronte a ridurre i costi energetici

Nel contesto dell'edilizia residenziale pubblica, l'efficientamento energetico assume un ruolo sempre più centrale per garantire il benessere degli abitanti e ridurre l'impatto ambientale. Recentemente, il Comune di Mordano ha concluso con successo un importante intervento di efficientamento energetico nelle case Acer, grazie al programma Superbonus 110%.

https://www.youtube.com/watch?v=UloQpcmLowQ&t=2s

I lavori hanno interessato sei alloggi, rappresentando un passo significativo verso la sostenibilità e l'ottimizzazione delle risorse energetiche. L'intervento ha comportato l'isolamento delle pareti opache calde e la sostituzione degli infissi esterni e degli avvolgibili oscuranti, finalizzato a migliorare l'isolamento termico degli edifici.

Con un investimento totale di 330.000 euro, di cui circa 49.000 a carico del Comune di Mordano, questa iniziativa testimonia l'impegno delle istituzioni locali e di Acer Bologna nel promuovere soluzioni sostenibili e accessibili per la comunità. Il presidente di Acer Bologna, Marco Bertuzzi, sottolinea l'importanza di tale investimento nell'edilizia residenziale pubblica, mirato a favorire non solo l'efficientamento energetico degli alloggi ma anche a renderli economicamente accessibili agli assegnatari.

Il sindaco di Mordano, Nicola Tassinari, ha espresso la sua soddisfazione per l'opportunità offerta agli abitanti di via Matteotti di beneficiare di un significativo risparmio sui costi delle utenze. Questo intervento non solo mira a migliorare l'efficienza energetica degli alloggi, ma anche a promuovere l'inclusione sociale all'interno della comunità.