Intervista a Emily Clancy sulle politiche abitative di Bologna


23 Maggio 2024|3 Minuti

In una recente intervista, la vicepresidente di Acer Bologna Raffaella Pannuti ha avuto il piacere di intervistare Emily Clancy, vicesindaca di Bologna e assessore alle politiche abitative del Comune. L’intervista ha toccato vari temi cruciali legati alla situazione abitativa della città, con particolare attenzione alle iniziative in corso e alle sfide future.

Uno dei principali argomenti trattati è stato il problema degli affitti nella città, in particolare quelli brevi turistici come i bed and breakfast. Clancy ha spiegato che il Comune di Bologna, insieme ad altri assessori di diverse città, sta sostenendo una proposta di legge chiamata “Alta tensione abitativa“. Questa proposta mira a limitare il numero di licenze concesse per gli affitti brevi nei comuni, cercando di contenere l’impatto negativo sul mercato abitativo locale.

Un altro punto centrale dell’intervista è stato il lavoro svolto da Acer per la Città Metropolitana. In passato, Acer ha implementato uno dei più grandi programmi di riqualificazione energetica in Italia, riuscendo a rendere energeticamente efficienti diversi edifici e accedendo a ulteriori finanziamenti, come il fondo complementare del PNRR. Concluso il periodo del superbonus 110%, il Comune sta ora esplorando nuove strade per la condivisione energetica, come il cohousing in costruzione in via Barontini. Questo progetto si basa sull’idea di creare una comunità energetica, promuovendo la sensibilità e la condivisione energetica non solo all’interno di un singolo condominio, ma anche con gli edifici circostanti.

Clancy ha sottolineato l’importanza della casa come primo passo per l’accesso ad altri diritti fondamentali, specialmente per le fasce più fragili della popolazione. Per questo motivo, il Comune sta progettando di integrare la casa con una serie di servizi, come le micro-aree della salute e i servizi socio-educativi per i giovani, oltre al portierato sociale nel comparto di Scalo-Malvasia.

Un tema particolarmente sensibile discusso è stato quello delle donne vittime di violenza. Clancy ha illustrato il lavoro svolto dai centri antiviolenza, che offrono supporto alle donne che, dopo aver denunciato una situazione di violenza, hanno difficoltà a trovare un alloggio sicuro ed economico. La Città Metropolitana ha sviluppato un protocollo per l’autonomia abitativa, dedicando alcuni appartamenti ai centri antiviolenza come case rifugio. Inoltre, è stato creato un protocollo per l’autonomia lavorativa, con l’obiettivo di supportare queste donne anche nel trovare un impiego.

Infine, l’intervista ha toccato l’iniziativa “Sfitto Zero“, una strategia significativa introdotta da Clancy nel piano per l’abitare del Comune di Bologna. Questa strategia mira a ridurre a zero il numero di case sfitte all’interno del patrimonio abitativo pubblico. Dei 600 appartamenti stimati come bisognosi di ristrutturazione, i lavori su 339 di essi sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro il 2025.

In conclusione, Emily Clancy ha delineato un quadro complesso e dinamico delle politiche abitative di Bologna, evidenziando l’impegno del Comune nel migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini attraverso interventi mirati e innovativi.