Scopriamo il Caad, una realtà in continua evoluzione nel territorio


5 Novembre 2024|17 Minuti

Il CAAD – acronimo di Centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico – è un servizio pubblico che fornisce gratuitamente consulenza, sostegno ed orientamento sui temi dell’accessibilità e della fruibilità dell’ambiente domestico.

Il Centro si rivolge a tutti coloro che hanno delle limitazioni nello svolgere le attività della vita quotidiana, come le persone anziane e con disabilità, alle loro famiglie, agli operatori dei servizi sociali e sanitari ed ai tecnici progettisti del settore pubblico e privato.
La finalità del CAAD è quindi aumentare l’autonomia delle persone nella propria casa, sostenere contemporaneamente il lavoro dei caregivers formali e informali coinvolti nell’assistenza e più in generale promuovere la cultura dell’accessibilità e dell’inclusione.

Cos’è l’adattamento domestico

Per adattamento domestico si intende una serie di interventi per rendere la casa delle persone non autosufficienti, con disabilità, anziane, più adatta alle loro esigenze di autonomia e alle necessità di cura e assistenza di familiari e operatori impegnati a domicilio.

Si tratta di interventi sempre più diffusi per via dell’invecchiamento della popolazione, dell’aumento delle situazioni di non autosufficienza e dell’evoluzione culturale nell’ambito della disabilità che propone più ampi margini di autodeterminazione, autonomia e vita indipendente.

L’adattamento domestico comprende:

  • abbattimento di barriere architettoniche
  • abbattimento di barriere negli ambienti di casa
  • adozione di soluzioni e ausili per l’autonomia
  • domotizzazione
  • sicurezza e controllo ambientale
  • automazioni 

Abbiamo scambiato con piacere due parole informali con Viviana Brandan, Coordinatrice del Caad di Bologna ed operatrice del CRA (Centro Regionale Ausili) con il ruolo di coordinamento, monitoraggio e formazione della Rete CAAD della Regione Emilia-Romagna, che ci racconta come questa rete sia cresciuta sempre di più formando nuovi operatori e offrendo interventi di I livello per rispondere in modo diretto ai cittadini che hanno bisogno di fruibilità e sicurezza nella propria casa.

Il CAAD di Bologna è stato istituito nel 2005 dal Comune di Bologna ed è gestito dall’aprile 2012 dal Distretto Città di Bologna dell’Azienda USL in convenzione con Aias-Ausilioteca onlus.

Al CAAD possono accedere gratuitamente tutti i cittadini della provincia di Bologna, direttamente o per il tramite dei servizi sociosanitari territoriali rivolti a disabili e anziani.

Il servizio offre diverse prestazioni:

  • tramite personale specializzato eroga informazione su tutte le facilitazioni fiscali ed i contributi a cui i cittadini possono accedere per gli adattamenti dell’ambiente domestico; ad es. contributi per opere di abbattimento delle barriere architettoniche nella edilizia residenziale (legge 13/89, bandi gestiti dai Comuni), contributi sull’acquisto di tecnologie, attrezzature (legge regionale 29/97, bandi gestiti dai Comuni); agevolazioni fiscali previste nel settore barriere ed ausili, ecc.
  • tramite una équipe multidisciplinare ( terapista occupazionale, educatore professionale, assistente sociale, architetto, ingegnere elettronico biomedico, ingegnere civile edile, ingegnere delle telecomunicazioni esperto di domotica e controllo ambientale) effettua valutazioni dei casi attraverso colloqui approfonditi con l’utente, loro famiglie e/o con tecnici professionisti; se necessario vengono effettuati anche sopralluoghi a casa. Le soluzioni oggetto della consulenza sono ad es.: superamento di scale o altre barriere, adattamenti del bagno, della cucina o di altri ambienti, ausili per la vita quotidiana, arredi ed accessori, motorizzazioni e applicazioni domotiche.
  • Inoltre, il CAAD di Bologna, eroga consulenze per l’accessibilità ai “luoghi di vita”: scuole, istituti professionali, aziende pubbliche e private ed altri Enti pubblici dove le persone con disabilità accedono per studio, lavoro o tempo libero.
  • Il CAAD eroga anche servizi di carattere informativo e formativo, cura articoli su riviste e siti internet, effettua corsi di formazione per personale sociale, sanitario, tecnico/edilizio e impiantistico. 

 

Cosa differenzia l’intervento del Caad nell’ambito della relazione con l’utente?

“L’intervento del Caad, specifica Viviana Brandan, è una consulenza multidisciplinare e non progettuale che fornisce supporto alle famiglie aprendosi ad un approccio relazionale che crea la fiducia necessaria per essere più efficaci nell’intervento. Questa fiducia è fondamentale per prendere in considerazione l’intera persona e per essere autorizzati a conoscere il suo contesto di vita (il contatto con il medico di base, con l’assistente sociale, con i caregivers, ecc), infatti in alcune realtà culturali e religiose il cambiamento di vita verso l’autonomia può essere difficile da accettare, la stessa tecnologia può essere vista a volte come un’intrusa o ostile, non immediata da comprendere. Gli elementi da dare alle famiglie devono essere accessibili e lo sono grazie alla possibilità di approfondire il loro contesto sociale, culturale ed economico”.

Questo approccio globale prevede l’interazione attiva fra ruoli e professionalità diverse. Infatti, gli operatori CAAD sono chiamati ad operare sia in modo separato (ma coordinato), sia in modo interdisciplinare, cioè attraverso interventi in cui sono coinvolti simultaneamente. La persona disabile/ anziana ed i suoi famigliari sono, nel momento della valutazione, protagonisti attivi e parte fondamentale nell’analisi del bisogno e nell’elaborazione delle soluzioni. La collaborazione tra le diverse realtà e figure professionali che ruotano attorno alla persone con disabilità è alla base della buona riuscita di un percorso per il suo benessere ambientale e sociale.

Quanto la tecnologia ha cambiato queste prospettive?

“Confermo che oggi, dentro casa la tecnologia può davvero fare tutto, per un anziano o un disabile la prospettiva di gestire in autonomia la propria vita ha raggiunto obbiettivi impensabili in così pochi anni. 

Quali tecnologie vengono utilizzate?

“Le tecnologie più avanzate e più utilizzate sono legate alla sicurezza (sensori ed attuatori di diverso tipo), alla comunicazione con l’esterno (videocitofoni, telesoccorso) e alla accessibilità (elettroserrature, utilizzo e accensione di elettrodomestici, degli impianti di riscaldamento e raffrescamento con comandi impartiti da dispositivi mobili e assistenti vocali). L’internet delle cose è sempre più diffusa e questo ne facilita ulteriormente l’uso nel contesto domestico. Il Caad aiuta le famiglie e gli utenti ad orientarsi nel grande mercato di questi dispositivi e ha creato un elenco di fornitori e imprese da consultare. Gli operatori Caad formati dal CRA seguono sempre aggiornamenti sui sistemi innovativi.”

Il CAAD è un servizio di raccordo tra i cittadini e il complesso mondo dei fornitori delle soluzioni per l’adattamento domestico, senza alcun interesse commerciale che può tradurre le complesse esigenze dei cittadini nelle specifiche di prodotto o di sistema, la ditta le concretizza ricercandole nella soluzione più adatta. Il processo molto spesso è tutt’altro che semplice e per questo può essere agevolato da un continuo confronto tra professionisti, teso alla ricerca di un comune obiettivo: la soddisfazione del cittadino nell’ottenimento dell’autonomia possibile

Quanti interventi avete realizzato ad oggi? 

“Dalla sua istituzione il CAAD ha effettuato circa 13.600 interventi di cui 2700 con sopralluogo, supportando le famiglie di 3350 persone disabili o anziani e affiancando circa 3200 operatori sociali, sanitari o tecnici. “Gli interventi del CAAD s’inseriscono, generalmente, all’interno di una presa in carico dai servizi sociali o sociosanitari, in altre situazioni è direttamente il cittadino che si rivolge al CAAD. Una volta preso in carico una richiesta segue un sopralluogo di 2-3 ore e uno studio di circa 12 ore del caso che coinvolge l’intero team di professionisti del CAAD. Segue poi una relazione finale consegnata all’utente su cui si potrà partire per realizzare un progetto. Risulta importante, soprattutto nei casi di patologie evolutive, proporre soluzioni d’adattamento che tengano conto del futuro della persona disabile è da prevedere per tempo nella predisposizione di spazi e impianti, in tal modo saranno sufficienti solo piccoli adeguamenti man mano che le autonomie vengono a ridursi.”

Cosa più ama del suo lavoro?

Senza esitazione Viviana Brandan ci risponde cheil contatto con le famiglie e con il bisogno rimane il centro di tutto, il poter trasformare il bisogno espresso e non solo reale mi permette di osservare da vicino le esigenze del singolo nucleo e del territorio di creare le azioni così di essere più sicuri nello svolgimento del nostro lavoro nel rapporto con le istituzioni. Le famiglie sono spesso nuclei molto fragili da esperienze di vita ma quando imparo da loro so di poter proporre adattamenti efficaci e ridurre anche i costi di un intervento. Questo è sicuramente il passaggio più delicato e importante. La valutazione ambientale del Caad rimane una consulenza molto personalizzata che deve prendere in considerazione molteplici aspetti, in primo luogo relazionali” anche se apparentemente sembra invece più strettamente tecnico. Gli approcci alla relazione sono invece aspetti curati verso cui gli operatori si confrontano grazie alla formazione e ad un aggiornamento periodico.”

Una tecnologia che più di tutte è stata significativa per gli alloggi?

È noto a tutti che le tecnologie sono ormai incisivamente presenti nelle nostre case, negli anni, quest’evoluzione tecnologica di largo mercato ha facilitato notevolmente l’autonomia delle persone non autosufficienti, pensiamo ad esempio all’ormai diffuso utilizzo di un assistente vocale, o alla praticità di un wc con bidè integrato con multifunzioni per l’igiene intima, di origini giapponese e nato nell’ambito alberghiero, s’è rilevato per le persone disabili una soluzione che migliora sensibilmente la qualità della vita. Inoltre, non dobbiamo dimenticare gli impianti per l’abbattimento delle barriere verticali (ascensori, elevatori, servoscale con pedana o con seggiolino, rampe, ecc.) pur non avendo avuto negli ultimi tempi una innovazione tecnologica significativa, sono ad oggi le richieste più numerose. 

CAAD E ACER BOLOGNA, una collaborazione ultradecennale.

Nel 2019 Acer Bologna ha stipulato un protocollo operativo con il Caad ritenendo fondamentale, come ente gestore del patrimonio immobiliare pubblico, potenziare la collaborazione con soggetti pubblici e privati che si occupano di migliorare la qualità dell’abitare negli alloggi di edilizia pubblica.

Questa collaborazione ha permesso di facilitare lo studio di situazioni complesse e di dare una congrua risposta alle reali esigenze del richiedente, oltre ad ottimizzare i tempi di risposta realizzando interventi di adattamento che presentano un positivo confronto costi-benefici e di forte impatto sulla qualità della vita della persona non autosufficiente. Il diretto o indiretto intervento dei tecnici Acer ha dimostrato di facilitare i passaggi di questo processo.

I servizi del Caad possono quindi essere attivati sia dagli inquilini e dai servizi di riferimento sia d’ufficio dai tecnici Acer che trasmettono tutta la documentazione relativa all’alloggio e i contatti con il tecnico di riferimento alla cui presenza vengono svolti i sopralluoghi coinvolgendo l’interessato. Nel tempo si sono create procedure concordate tra Caad e gli uffici tecnici, gli architetti e ingegneri e con ’Ufficio Assegnazione di Acer. Un precoce incontro infatti, se precedente all’assegnazione dell’alloggio o alla ristrutturazione, consente di predisporre già gli ambienti senza dover intervenire in modo importante e costoso successivamente.

Caad e Acer quindi hanno dato vita ad un tavolo di coordinamento generale per valutare periodicamente in modo condiviso i risultati raggiunti, le criticità presentate e le proposte di soluzioni innovative oltre ad essere un luogo per la costruzione di relazioni con altri soggetti privati e pubblici esterni alla collaborazione ma interessati ai comuni argomenti.

Ricordiamo che la partenza del protocollo di collaborazione ACER – CAAD (novembre’19) è stata segnata dalle imposizioni della pandemia; nonostante, sono stati svolti circa 320 interventi congiunti a favore di famiglie con persone non-autosufficienti.

Una storia in casa Acer, la storia di Fabio.

Viviana Brandan ci racconta di Fabio, che vive ormai da solo, come esempio di adattamento domestico al 100% di una abitazione alle sue esigenze specifiche. Nel video Fabio parla dei passaggi personali e pratici di una scelta importante e di come, step by step, sono stati rivisti ambienti e sistemi. La tecnologia del quotidiano qui ha consentito di organizzare anche piccoli gesti che si danno per scontati: una semplice app che invia la foto di chi suona alla porta direttamente allo smartphone di Fabio ha facilmente superato il problema dell’altezza dello spioncino d’ingresso”.

Ringraziamo Viviana Brandan che è portavoce di un servizio di grande impatto sulla vita dei cittadini anziani e disabili, con una presenza sul territorio incisiva e una rete regionale e nazionale di supporto che ha consentito di cambiare profondamente le prospettive di vita di questa parte della popolazione della quale in futuro ci sarà sempre più esigenza di cura.

 

Informazioni e contatti

Sede del servizio:

Sede: CAAD, presso Area ausili AUSL – Corte Roncati, via Sant’Isaia 90, 40124 Bologna (guarda la mappa)
Entrata pedonale da via S.Isaia 90,  bus 14, 21, 32, 33. Entrata carrabile per i soli possessori di contrassegno disabili da Viale Carlo Pepoli 3/5.
tel. 051/558597 , cell. 335/6653384 – fax.051/6597737
E-mail: caadbologna@ausilioteca.org

  • Sportello Informativo in Sede: lunedì dalle 14,00 alle 16,00 e giovedì dalle 10,00 alle 12,00. (accesso diretto senza appuntamento)
  • Il servizio di consulenza in sede opera solo su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 14,00 alle 16,00.

Per approfondimenti si rimanda al sito 

www.retecaad.it

www.ausilioteca.org/

Contenuti/estratti da www.retecaad.it e www.leonardoausili.com; intervista al Dott. Carlo Montanari – Ingegnere delle Telecomunicazioni e Tecnico nei Sistemi Domotici – 2022